Roma patria delle paralimpiadi: i luoghi di “A muso duro”, il film che le racconta

E’ una storia di tenacia, di competenza e di resistenza quella di “A muso duro”, film realizzato dalla Rai e trasmesso in prima serata lunedì 16 maggio. La fiction racconta le vicende umane del dottor Antonio Maglio, dirigente dell’Inail che “inventò” le paralimpiadi, strumento di motivazione e di integrazione dei pazienti mielolesi.

Interpretato magistralmente da Flavio Insinna (nel ruolo del dottor Maglio), il film è ambientato interamente tra Roma e Ostia. Pochi sanno, infatti, che il primo centro specializzato nella riabilitazione dei mielolesi in senso sportivo è nato proprio nel quartiere balneare: la “Villa Marina” della fiction, oggi è il Centro Paraplegici di viale Vega, a ridosso della stazione Stella Polare.

Scopriamo i luoghi dove è stato girato il film della Rai “A muso duro” sulla nascita delle paralimpiadi: era Roma nel 1960

Per esigenze sceniche, ovviamente, l’ambientazione di Villa Marina è stata spostata ed è stata scelta la grande struttura dell’ex colonia Vittorio Emanuele III di lungomare Paolo Toscanelli, già “star” per importanti produzioni cinematografiche. Nell’edificio monumentale, infatti, vi hanno girato tra gli altri Antonio Pietrangeli (Io la conoscevo bene), Tinto Brass (Snack bar Budapest), Francesco Nuti (Willi Signori e vengo da lontano), Andrea Barzini (Desiderando Giulia) e il premio Oscar Giuseppe Tornatore (Nuovo cinema Paradiso).

L’interno della biblioteca comunale “Elsa Morante” nella ex colonia di Ostia, adattato a reparto per mielolesi nella fiction Rai “A muso duro”

Sono innumerevoli le scene di “A muso duro” che mostrano la ex colonia, sia all’interno che all’esterno. Le location impiegate dal regista Marco Pontecorvo nella struttura del lungomare di Ostia riguardano l’ingresso dell’attuale Centro anziani, una delle sale della biblioteca comunale “Elsa Morante” (la corsia di degenza), il Centro anziani stesso (il salone delle feste), il campo da basket (il retro dell’Ufficio tecnico).

Il film si apre con una corsa sfrenata nel Parco degli Acquedotti, tra Appia e Tuscolana. I ragazzi che corrono, però, concludono la “gara” a una decina di km di distanza, in un cantiere dell’Ostiense che ha sullo sfondo il Gazometro. E’ lì che si consuma il primo dramma infortunistico – Michele si frattura due vertebre cadendo da un’impalcatura – e dove avviene l’incontro tra il dottor Maglio e il suo destino.

Gli atleti sulla sedia a rotelle all’interno dello Stadio degli Eucalipti Alfredo Berra, nella zona di Valco San Paolo, a Roma

La scena successiva, che mostra il dottor Navarra (Massimo Wertmuller) diagnosticare la lesione spinale, è in un reparto ambientato nella ex colonia di Ostia. Da questo momento la struttura sul lungomare diventa il set ideale dove mostrare la trasformazione di malati inabili che diventano sportivi. E la spiaggia antistante fa da fondale ai dolorosi ricordi del dottor Maglio (la perdita del figlio per meningite fulminante) ma anche per il nascente amore con Stella (Claudia Vismara). In uno struggente tramonto si riconosce la sagoma del Pontiletto dei Pescatori.

Le location dei raduni sportivi sul campo per il tiro con l’arco, la scherma e il lancio del giavellotto, invece, sono due, entrambe a Roma: la più ripresa è quella dello Stadio degli Eucalipti intitolato ad Alfredo Berra, nella zona di Valco San Paolo. L’altro spazio sportivo all’aria aperta è lo Stadio dei Marmi, intitolato a Paolo Rosi, riconoscibile questo dalle tribune e dalle alte statue di stile antico.

Il film “A muso duro“, trasmesso in prima serata lunedì 16 maggio ha raccolto secondo i dati Auditel 4 milioni 190 mila spettatori, pari ad uno share del 21.9%, risultando per quella sera il programma più visto. Naturalmente è disponibile sulla piattaforma online e on demand RaiPlay.

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