La Roma di “Io sono Babbo Natale”, ultimo film di Gigi Proietti (VIDEO)

E’ una favola moderna, tra momenti di comicità schietta e di intensa commozione, quella che Gigi Proietti, affiancato da uno straordinario Marco Giallini, ci ha regalato nella sua ultima interpretazione, il film “Io sono Babbo Natale”.

Scopriamo le location dell’ultimo film di Gigi Proietti, favola moderna, tra comicità e commozione

La storia del film, girato interamente a Roma a febbraio 2020, è semplice quanto intrigante. Gigi Proietti, che è venuto a mancare prima della conclusione del montaggio della pellicola, è un convincente Babbo Natale alla soglia della pensione. Anzi, quasi fosse un testamento, nell’ultima scena del film “chiude la porta” alla sua attività lasciando un finale prevedibilmente simpatico. Quasi come nella realtà, con la sua ultima recitazione, sembra lasciare il testimone e salutare la vita.

Edoardo Falcone, che di “Io sono Babbo Natale” è il regista e lo sceneggiatore, ha ambientato il film interamente a Roma. Un omaggio alla città con molti esterni girati, tra giorno e notte, essenzialmente nel quartiere di Montesacro, all’Eur e a Villa Borghese. La storia riguarda un bambino, Ettore (Marco Giallini), mai cresciuto se non a colpi di atti criminali, che dopo l’ultimo soggiorno a Regina Coeli, senza lavoro e senza una casa, incrocia Nicola Natalizi (Gigi Proietti). Che lo ospita nella sua villetta e che gli rivela di essere l’ultracentenario Babbo Natale.

Tra tentativi di rapina ai danni del povero Nicola, di furti notturni e di tentativi di riconciliazione con Laura (Barbara Ronchi), sua ex e madre della loro bimba Alice (Alice Adamu), Ettore diventa via via più buono. Girando in lungo e largo Roma, che fa da magico sfondo a questa favola a lieto fine.

Le prime scene in esterno e riconoscibili del film si svolgono a via della Lungara, davanti al carcere Regina Coeli dal quale Ettore viene messo in libertà, e sul lungotevere, meta del suo girovagare.

Altra location ben identificabile è  via Cimone abita Babbo Natale: dietro quel cancello al civico 100 si nasconde il segreto di Nicola. E’ una villetta a due piani dove il regista ambienta il regno di Santa Klaus e dei suoi elfi. Montesacro è il quartiere del cuore di Gigi Proietti. Già i portici del palazzo Sabatini erano stati uno dei set della serie televisiva “Una pallottola nel cuore 2”, sempre con l’attore romano.

La casa di Babbo Natale è in via Cimone, a Montesacro

Il laghetto di Villa Borghese, non distante dal Globe Theatre fondato nel 2003 proprio da Gigi Proietti o oggi a lui intitolato, fa da fondale alla confessione di Babbo Natale: i superpoteri dell’abito rosso scattano solo se chi lo indossa è davvero buono e disinteressatamente generoso. “I superpoteri non bastano: quello che più conta è trasformarsi” sentenzia Nicola.

Su via Condotti il Babbo Natale/Ettore, grazie ai superpoteri dell’abito rosso (invisibilità, delocalizzazione attraverso muri e serrande, sacco senza fondo ecc), svaligia una gioielleria.

Piazza Capranica è il punto in cui, dopo la cena, Ettore si saluta con lei e sale sulla Bmw sulla quale gira per Roma dopo averla rubata da “Babbo invisibile”.

Alice con Ettore, padre naturale della piccola

Il compagno di lei, Luciano (Daniele Pecci), lavora nell’ex palazzo Fondiaria in viale Civiltà del Lavoro. E, sempre, all’Eur, nel piazzale delle Fontane, in via Ciro il Grande, è ambientata la Questura di Roma. Davanti a quelli che sono gli uffici dell’Eur Spa vengono scaricati nottetempo i componenti della banda di Mauro (Antonio Gerardi) che Ettore ha catturato nell’antro di Babbo Natale grazie al dono dell’invisibilità attribuito al cappello natalizio.

C’è posto anche per una piccola citazione di Ostia: la foto scolorita e sgualcita che mostra Ettore di lui da bambino, è stata scattata sul Pontile.

Spettacolari, infine, le riprese con drone su una incantevole Roma notturna mentre, in postproduzione digitale, la slitta vola con i due Babbo natale invisibili agli adulti e sempre più amati dai bambini.

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