Garbatella centenaria, l’arte popolare e raffinata dei murales

Cento anni di vita e festeggiarli attraverso i murales, espressione artistica che restituisce decoro e impreziosisce le facciate dei palazzi.

Anche sotto questo profilo, il rione Garbatella non finisce di stupire. Infatti, passeggiando per le sue strade, troviamo degli splendidi  murales realizzati negli ultimi anni da street artist di fama internazionale. La Garbatella è confinante con Tor Marancia, altro quartiere in cui la street art è molto diffusa (leggi qui).

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Anche alla Garbatella è possibile ritrovare murales, forma d’arte che rappresenta pezzi della storia centenaria del quartiere

In Piazza Damiano Sauli, angolo via Passino, si trova l’immagine gigantesca dell’ostessa Clementina a cui si attribuisce il nome del quartiere , titolo dell’opera “Oh my darling Clementine” ed è frutto del lavoro sinergico di Solo e Diamond. Dipinto agli inizi del 2020 in occasione del centenario del quartiere, la tecnica usata nel murales è quella delle bombolette spray: è stato disegnato nel cuore dei lotti popolari e il suo stile ricorda il pop.

Il murales “Oh my darling Clementine” di piazza Damiano Sauli

Più classica è l’opera coeva dell’artista venezuelano Gomez, situata in via Fincati . Il murale sembra quasi un’opera caravaggesca, ritrae due enormi mani: una  con un chiodo ai polsi e l’altra che porge dei fiori. Il suo nome è “Preghiera al tramonto”.

Questi due murales sono frutto della volontà delle guide turistiche romane in favore delle popolazioni terremotate di Prata d’Ansedonia, frazione dell’Aquila duramente colpite nel 2009: grazie alle visite guidate anche a quei dipinti, si dovevano raccogliere destinati alle popolazioni colpite dal terremoto. L’esplosione della pandemia hanno impedito l’obiettivo.

Il murales che commemora Enrico Mancini in piazza Bartolomeo Romano

L’immagine del partigiano Enrico Mancini  si trova  in Piazza Bartolomeo Romano. Ricordiamo che Mancini è uno dei martiri trucidati nelle Fosse Ardeatine dai nazisti.

Passando sotto l’arco di Piazza Sant’Eurosia, ci si trova sulla meravigliosa via Antonio Rubino ai cui lati sorgono numerose case con giardini fioriti. Sulla facciata di una di queste abitazioni si trova  un murale modesto ma piuttosto antico: è dedicato ad Alberto Sordi, che nel 1951 girò nella vicina chiesa di San Filippo neri il film “Mamma mia che impressione”,  e di fianco all’immagine dell’attore troviamo anche l’elenco di tutti i suoi film. Leggi qui i luoghi di Roma amati da Alberto Sordi.

Il 12 dicembre 2020 a Garbatella è stato inaugurato in via Guglielmo Massaia 40 il murale realizzato da Leonardo Crudi sul grande muro di un palazzo Ater. Il pezzo , che ci invita a conoscere uno dei più grandi artisti a tutto tondo nel mondo underground contemporaneo,  è stato realizzato nell’ambito del progetto “Centenario di Garbatella”, inserito nel programma culturale  cittadino chiamato ROMARAMA 2020.

Victor Cavallo raffigurato da Leonardo Crudi in via Guglielmo Massaia 40

L’ opera riproduce Victor Cavallo  al secolo Vitolo, eclettico personaggio vissuto proprio qui a Garbatella. Il volto e le mani sono realizzati con il sapiente uso della penna bic. Nel pezzo di Leonardo Crudi campeggia la scherzosa esclamazione “Ecchime”  che  l’artista amava  declamare quando incontrava qualcuno.

Il 15 giugno 2021 sulla facciata di un palazzo Ater, all’inizio di via Ignazio Persico, è stato scoperto un murale dedicato ad Alberto Sordi, l’attore che meglio di altri ha saputo incarnare la romanità ed è stato sempre amato dalla gente semplice. L’opera è dello street artist Lucamaleonte, le cui opere sono sparse un po’ in tutta la città e in particolare a Casal Bernocchi, sulla via Ostiense. Lucamaleonte, nella circostanza ha lavorato con il patrocinio della Regione Lazio e la collaborazione di Ater per conto della Fondazione Roma Cares della AS Roma, per celebrare i 101 anni dalla nascita del grande attore, ritratto nei panni del Marchese del Grillo.

Il murale di Alberto Sordi via Ignazio Persico alla Garbatella

Il murale di Alberto Sordi in via Persico fa parte di un trittico realizzato sempre da Lucamaleonte per ricordare tre grandi figure artistiche romane in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia: sordi, così, si aggiunge all’immagine di Gigi Proietti in via Tonale al Tufello e di Anna Magnani in via della Vanga al Tiburtino III.

Quindi occhi bene aperti, anche a questo tipo di opere d’arte.

Articolo di Anna Rita Mancini

Foto di Giovanni Casolaro