Ostia ha la sua Fontana di Trevi ma è vietato gettare monete

Anche Ostia  ha la sua Fontana di Trevi. Non pregiata e famosa come quella di Nicola Salvi al centro di Roma ma ugualmente ammirata e, soprattutto, omaggiata dai turisti in visita sul litorale. Si tratta della Fontana della Posta Centrale, oggetto di lancio di monetine come buon auspicio al pari della sua più nobile cugina romana. Nella vasca ostiense, però, l’offertorio è vietato, come hanno deciso gli amministratori delle Poste.

La fontana della Posta Centrale di Ostia

Non lanciare monete all’interno della fontana” è l’avviso perentorio che si legge affisso sulle colonne che circondano la vasca della Posta Centrale di Ostia. La pratica è stata vietata a causa dell’alto numero di turisti che, imitando Fontana di Trevi, è portato a lanciare una monetina di buon ricordo nella vasca. “Gettare una moneta nella Fontana di Trevi tenendo gli occhi chiusi e le spalle alla vasca aiuta il destino a riportarti a Roma” è la leggenda che anima questa abitudine. Auspicio che per Fontana di Trevi (qui scopri come raggiungerla con la metro) ben visto dalle organizzazioni caritatevoli alle quali il Comune di Roma destina la donazione (circa 3.800 euro al giorno) mentre a Ostia, non esistendo alcun accordo in tal senso, gli unici ad essere interessati sono sbandati e senza fissa dimora che si gettano nella vasca per recuperare gli spiccioli.

La Posta Centrale di Ostia nell’inaugurazione del 1934

Eppure, nonostante la modestissima fama rispetto alla cugina romana, anche la Fontana della Posta di Ostia ha il suo pregio e valore artistico. L’edificio è stato progettato da Angiolo Mazzoni (lo stesso architetto autore dell’Ala Mazzoniana della Stazione Termini qui descritta) e realizzato nel 1934 con inaugurazione il 24 agosto di quell’anno. Il disegno, di carattere neoclassico per l’uso del mattoncino romano e del travertino, richiama la conformazione delle abitazioni patrizie e degli uffici pubblici romani con un impluvium nel quale si raccoglievano le acque piovane che davano vita ad una vasca arricchita da statue d’epoca.

Il divieto di lancio di monetine della Posta Centrale di Ostia

La vasca circolare, realizzata con tessere in vetro colorato con variazioni del blu e dell’azzurro, è dominata dal gruppo scultoreo centrale in rame sul quale sgorga l’acqua. Si tratta di un’opera dello scultore Napoleone Martinuzzi (1892-1977). Le due sirene che sorreggono un vaso sono una replica: negli anni Cinquanta la scultura venne trafugata e nel restauro eseguito dal 1985 al 1997 è stato possibile realizzare la nuova statua grazie al calco originario rinvenuto nello studio di Martinuzzi. Anche le lampade che dall’alto illuminano la vasca sono state restaurate con preziosi vetri azzurri di Murano.



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Una curiosità si cela dietro alla strana tecnica edilizia adottata per il profilo delle colonne. I mattoni, infatti, sono posizionati a sbalzo ma in maniera regolare e allontanandosi dalla scena se ne capisce il motivo: l’effetto visivo che se ne ricava è simile a quello  della corteccia dei pini che caratterizzano il paesaggio di Ostia e della costa romana.