Cina e Roma unite dalla città dei legionari, Liqian

La Cina e Roma sono più vicine di quanto possa sembrare, nonostante i 7000 km di distanza. Un nome ed una storia antica le unisce: è Liqian. In quel distretto sperduto, al confine con il deserto dei Gobi, si rinnova una tradizione, confermata anche dal Dna degli abitanti: l’insediamento di una guarnigione dell’Impero romano in fuga dalla guerra con i Parti.

Foto di Manuela Neri

E’ lì che, nel distretto dello Yongchang, che per celebrare quanto avvenuto nel 53 a.C., una volta l’anno i membri di antiche famiglie locali si vestono con paramenti simili a quelli dei soldati romani e si recano presso una costruzione che ricorda un tempio romano.

La storia riferisce che lungo le tracce cancellate della Via della Seta, si sarebbe persa una legione di circa 6000 soldati romani, guidati dal primogenito del generale Marco Crasso. Era il 53 a.c. e per le fonti storiche quei legionari, sfuggiti alla guerra contro i Parti, sono misteriosamente scomparsi. I discendenti delle milizie di Crasso, decapitato dagli antenati dei persiani nei territori dell’ attuale Iran, si sarebbero stabiliti tra Tibet e Turkestan, oggi regione del Qinghai, per evitare di essere eliminati dai guerrieri cinesi dell’imperatore Wu, dinastia Han.

Gli archeologi sono riusciti ad avere conferma della tesi rinvenendo i resti di fortificazioni nella zona di Liqian. E i genetisti hanno fatto il resto confermando che nelle popolazioni del posto (in almeno il 46% dei casi) scorre sangue “romano” e si posseggono caratteri somatici occidentali.

Per gli storici questa vicenda rivela che i due imperi più potenti al mondo per quell’epoca, erano venuti a contatto e che ci sono state, al di là degli scambi commerciali della cosiddetta Via della Seta, contaminazioni sociali.



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Le celebrazioni annuali che si svolgono nel ricordo di quella vicenda antica hanno coinvolto anche il Gruppo Storico Romano. “Siamo stati ospiti di questa città cinese qualche anno fa – spiegano dal Gruppo – Il governatore di quella regione ci consegnò una lettera dove intendeva sottoscrivere un protocollo di intesa con Roma Capitale, sugli aspetti culturali, turistici,imprenditoriali delle due realtà. Lo consegnammo allora nella mani della segreteria del Sindaco Marino ma non successe nulla“.

La tv cinese di Stato riprende il Gruppo Storico Romano in occasione della visita del Presidente Xi Jinping

Con la visita ufficiale in Italia del Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping e la delegazione di 250 legati, compresi tre ministri, la TV di stato asiatica ha scelto la sede del Gruppo Storico Romano per effettuare riprese e ricostruzioni da inserire nei reportage dell’evento. Immagini di un’antica Roma non solo folcloristica ma riprodotta con attento rigore storico. 

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