Via Appia, la villa di Massenzio scenario per Ben Hur

La villa di Massenzio sorge sulla via Appia Antica, poco prima della tomba di Cecilia Metella, nel tratto in cui è mantenuto il basolato originale dell’epoca romana.

Alcuni dei resti della Villa di Massenzio (foto Gianni Casolaro)

La preziosa e perfettamente conservata area archeologica si trova di fronte alla strada di collegamento tra la via Ardeatina e la via Appia, un percorso molto praticato dagli automobilisti. Per questo un’infinità di volte i romani ci transitano davanti senza sapere di che cosa effettivamente si tratti.

Per curiosità ho deciso di entrare e mi sono trovata di fronte a un meraviglioso parco archeologico che comprende perfettamente conservati il mitreo (o mausoleo di Romolo) e i resti del circo, reperti risalenti al IV secolo d.C. Nel mitreo, che era un antico luogo di culto, mi colpiscono alcuni disegni esposti sulle pareti di mi sento tanto un’archeologa principiante. Sono dipinti murari che propongono figure di donne e uomini romani con il capo cinto da alloro.

L’interno del Mausoleo di Romolo (foto Gianni Casolaro)

Il mitreo o mausoleo all’origine venne dedicato a Romolo figlio di Massenzio. Il circo, detto anche circo di Romolo o circo di Caracalla, è lungo circa 500 metri e al centro era posta la spina, un corridoio sul quale passavano i carri allegorici che anticamente era ornata dall’obelisco di Domiziano poi utilizzato dal Bernini per ornare la fontana principale di Piazza Navona. Una curiosità è legata all’uso moderno del circo agonale: alcune scene di Ben Hur, film del 1959 per la regia di William Wyler, sono girate su quel terreno e con quello scenario come fondale. La villa è circondata da un parco dove cresce una vegetazione unica. La grande bellezza di Roma non finisce mai.

La scena della corsa di bighe con Charlton Heston girata al Circo di Caracalla nella villa di Massenzio

La storia della Villa di Massenzio ha inizio dall’acquisto dell’imperatore come dono per la moglie Annia Rigilla. Dopo la caduta dell’Impero e dopo l’oblio di secoli, a possederla fu il principe Giovanni Torlonia che la riportò alla luce nei primi anni dell’800.  Il complesso archeologico venne acquisito per esproprio dal Comune di Roma nel 1943.

Le pitture murali del Mausoleo di Romolo (foto Gianni Casolaro)

L’entrata alla villa è gratuita (tutti i giorni ad eccezione del lunedì dalle ore 10,00 alle 16,00), motivo in più per andare a visitarla volendo si lascia un contributo per le spese di mantenimento ai volontari del Touring. La via Appia Antica è servita da mezzi pubblici ma sono molti i turisti che preferiscono percorrerla a piedi: tra Porta San Sebastiano, che è la zona meglio conservata delle Mura Aureliane, e la Tomba di Cecilia Metella oltre alla Villa di Massenzio si possono visitare anche le catacombe di San Callisto e nei paraggi si trova anche la basilica di San Sebastiano.

L’interno del Mitreo o Mausoleo di Romolo (foto Gianni Casolaro)

Le stagioni migliori per visitare il sito archeologico sono la primavera o l’inizio dell’autunno perchè permettono al visitatore di trascorrere una giornata in mezzo a una natura incontaminata e di respirare aria della storia di Roma. Un itinerario insolito e fuori dal comune rispetto a quelli più gettonati dai turisti.

a cura di Anna Rita Mancini