Con il Ponte Spizzichino Roma imita Valencia e Siviglia

Grazie alle opere architettonicamente all’avanguardia dell’architetto Santiago Calatrava, Valencia e Siviglia sono ormai riconoscibili a livello internazionale non solo per fascino storico ma anche per modernità e originalità. Anche Roma, con la posa del Ponte Spizzichino e del Ponte della Musica (leggi qui), ha cercato di imporsi sotto questo particolare punto di vista.

Proprio nell’anno del Centenario dalla nascita del rione Garbatella (leggi qui) è inevitabile una visita al ponte ”Settimia Spizzichino” noto anche come “Cavalcavia Ostiense” che sovrappassa la linea ferroviaria Roma-Lido e i binari della linea B della metro. E’ il completamento della Circonvallazione Ostiense. Si tratta di un grande ponte ad arco realizzato in metallo su committenza del Dipartimento Lavori Pubblici del Comune di Roma nell’ambito del potenziamento del sistema viario del quadrante cittadino della zona Ostiense e si inserisce nell’ampio piano di riassetto dell’intera area degli ex Mercati Generali che si trovano a ridosso della stessa via.

La progettazione esecutiva dell’infrastruttura è stata eseguita dalla società Solidus s.r.l. dell’ingegner Francesco Del Tosto specializzata nel settore dell’ingegneria civile mentre l’impresa esecutrice è la Cimolai S.p.a. La tipologia è quella del ponte ad arco con un doppio impalcato, sospeso mediante funi in acciaio, in cui l’arco è costituito da una struttura reticolare spaziale in acciai, è impostato su tre appoggi. C’è spazio anche per il passaggio pedonale infatti le due carreggiate dell’impalcato , distinte e divergenti, larghe 16.5 metri ciascuna con tre corsie per senso di marcia, consentono la percorribilità anche ai pedoni ed al trasporto pubblico su ferro e gomma. In una fascia neutra della piattaforma stradale , separata dalle carreggiate, è stata infine ricavata anche una pista ciclabile. Il designer del ponte è stato ottenuto utilizzando tecniche d’ elaborazione grafica e software di modellazione in 3D.

Attenzione particolare è stata posta all’illuminazione. Il cantiere è durato tre anni, l’inaugurazione è stata fatta il 20 giugno 2012, è costato 15,4 milioni di euro ed è dedicato alla memoria di Settimia Spizzichino, unica sopravvissuta fra la donne nella retata del 16 ottobre 1943 del Ghetto di Roma e deportata ad Auschwitz ed abitante alla “Garbatella”. Settimia Spizzichino, scomparsa il 3 luglio 2000, non ne ha potuto vedere la realizzazione.

La forma del ponte evidenzia come il progettista si sia evidentemente ispirato ad altri progetti spagnoli, seguendo i criteri con i quali sono stati realizzati il Ponte de La Barqueta di Siviglia ed i ponti ad arco di Santiago Calatrava che si trovano a Valencia.

Settimia Spizzichino

Il ponte Spizzichino, che ricorda lontanamente anche la struttura del DNA, riprende in qualche modo le forme reticolari del Gazometro, altra presenza storica della zona che si intravede sullo sfondo con la sua sagoma leggera e al tempo stesso imponente. Il cavalcavia, oltrepassando la ferrovia, scivola su via Ostiense nel punto in cui si trova la Centrale Montemartini considerato non a torto il Museo d’Orsai di Roma (leggi qui).

Il ponte Spizzichino si può raggiungere con la metro B fermata Garbatella.

Articolo di Anna Rita Mancini

Fotografie di Gianni Casolaro

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